giovedì 7 dicembre 2017

Mario Aloe e la sua Calabria

Cosa c’è da scoprire in Calabria?
Non è facile rispondere, perché c’è davvero tanto

Limitiamoci a qualche esempio, come quelli che ci farà Mario Aloe il 9/12 alla Klappei:
Pizzo, cittadina famosa per la produzione di uneccellenza dellarte pasticciera calabrese: il celebre Tartufo. Ma c’è anche il castello, famoso fra laltro per aver tenuto prigioniero nelle sue segrete Gioacchino Murat, successivamente qui processato e giustiziato. O anche la chiesa di Piedigrotta, un unicum nel suo genere poiché interamente scavata nelle rocce tufacee che si spingono fin sulla riva del mare.




Mammola, Stilo e Gerace sono tre bellissimi borghi da visitare in una giornata indimenticabile: a Mammola si può visitare il parco museo laboratorio Musaba. Stilo è la città natale di Tommaso Campanella, dove vi è la celebre Cattolica, perfetto esempio di architettura bizantina risalente al X secolo. Gerace è invece la città delle cento chiese, incantevole borgo medievale fondato dai profughi di Locri, con la famosa cattedrale, la più grande dellItalia meridionale, costruita sotto il dominio normanno nel VIII secolo. Nel cuore di Gerace merita attenzione particolare anche la chiesetta di San Giovannello, oggi parrocchia greco ortodossa, edificata nel XI secolo.



Reggio Calabria, con il suo Museo Archeologico Nazionale, dove ammirare i famosi Bronzi di Riace e la Testa del Filosofo. Ma c’è anche il lungomare, noto come il più bel chilometro dItalia.
Scilla, detta la perla dello Stretto di Messina, famosa per il mito omerico dei mostri di Scilla e Cariddi. Dal lungomare ci si addentra nelle viuzze del quartiere dei pescatori di Chianalea fino a giungere al Castello di Ruffo.

La Sila, dove c’è Fallistro con la riserva naturale de I Giganti della Sila, la cui vegetazione è caratterizzata dalla presenza dei Giganti, pini larici ultracentenari predominanti sul pioppo tremolo, sul faggio e sullacero montano.


Cosenza, città con un meraviglioso centro storico, città dei bruzi e del Mab, museo allaperto Bilotti di Cosenza, dove sono ubicate le opere di Manzù, Consagra, Dalì, De Chirico, Greco, Pomodoro, Mirò e Rotella. Le opere sono state donate dal concittadino Carlo Bilotti, famoso esperto darte e grande mecenate.

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